sabato 28 marzo 2009

Nella giungla con i tacchi alti


Libro: Dark Possession (Carpathians Novels)

Autore: Christine Feehan

Edizione: Jove Novels, 2008

Lingua: inglese

Letto in una settimana

Trama: Manolito De La Cruz sapeva di essere pericolosamente vicino a trasformarsi in un vampiro. L'ultima cosa che si aspettava, quando richiamato nel paese natale dal principe Mikhail, era di incontrare la propria anima gemella. MaryAnn è umana ma conosce fin troppo bene l'istinto agressivo dei Carpathians e non sono esattamente il tipo di uomini con cui desidera essere legata per la vita. Ma quando accetta di andare in Sud America in aiuto ad una ragazza brutalizzata non ha idea di quale trappola la attenda in mezzo alla giungla.

Commento: Diciottesimo (ma non ultimo) libro della saga e la difficoltà di inventare nuove situazioni e nuovi eroi si fa sentire. La scrittura dell'autrice è sempre piacevole ma la storia è ben lontana dai canoni di alcuni dei primi libri e i protagonisti non sono riusciti a convincermi. MaryAnn in special modo, con la sua attenzione ad abiti ed accessori mi ha dato sui nervi sin dal principio. Forse un'eroina preoccupata di indossare una certa camicetta e i giusti accessori anche durante una battaglia nel bel mezzo della giungla amazzonica potrà risultare simpatica ai fans dello shopping, personalmente non sono riuscita a simpatizzare con lei. In quanto a Manolito è identico alla maggior parte dei Carpathians che lo hanno preceduto: bellissimo e sicuro di se nonostante le difficoltà che deve superare. Ho altri libri della Feehan in attesa, spero che non mi deluderanno quanto questo.

Conclusione: per gli irriducibili fans dell'autrice.

giovedì 5 marzo 2009

Quando ascoltare non è abbastanza

Serie: The Listener (2008)

Episodio: Pilota

Questa sera su Fox c'era l'episodio pilota di questa nuova serie televisiva canadese in 13 episodi.
Protagonista Toby Logan, un giovane paramedico in grado di leggere i pensieri di quanti gli stanno attorno, che decide di usare i suoi poteri per aiutare la gente.
L'idea è interessante ma il ritmo è abbastanza lento ed è un po' troppo facile aggirare gli ostacoli dal momento che la gente sembra sempre pensare le cose più utili al protagonista. Confesso di essermi distratta in fretta. Per chi è abituato ai sostenuti ritmi delle serie statunitensi non sarà facile abituarsi, soprattutto se i prossimi casi non miglioreranno qualitativamente perché questo non era davvero niente di particolare e avevo sospettato del giusto colpevole prima ancora di Toby!
Personalmente credo che gli darò una seconda possibilità soltanto se non avrò altro da guardare, ed è difficile dal momento che ho una lunga lista di arretrati.

martedì 3 marzo 2009

Colpo di fulmine ai tropici

Libro: Every Breath You Take

Autore: Judith McNaught

Edizione: Ballantines Books, 2008

Lingua: inglese

Letto in cinque giorni

Trama: Si incontrano in paradiso: Kate Donovan, proprietaria di un noto ristorante di Chicago, e Mitchell Wyatt, uomo di affari imparentato con una delle famiglie più illustri della città. Un uomo che non accetta un no come risposta. Durante il loro idlillio tropicale Kate e Mitch abbassano le difese e si lasciano andare all'emozione del momento. Ma il loro paradiso crolla quando lui viene richiamato a casa per la sparizione del suo fratellastro.

Commento: Avevo qualche dubbio a leggere un altro libro di questa autrice e purtroppo si sono rivelati tutti fondati. La scrittura è piacevole, ha il giusto ritmo, ma la trama è quella di un Harmony, seppure sapientemente dosata in quasi 500 pagine. La storia d'amore è basata sul colpo di fulmine di due estranei su un'isola tropicale, meno di tre giorni insieme e poi il destino li divide, pur riportandoli nella stessa città. L'elemento giallo è solo un pretesto per legare, separare e far ritrovare i protagonisti, l'indagine semplicemente non esiste, non porta a nulla e il vero colpevole finirà per confessare per conto suo. L'autrice non sa come rimettere insieme i protagonisti che ha così efficacemente separato e pur avendo mille modi per farlo, non trova di meglio che inserire una nuova connotazione gialla: un rapimento. Ed è di nuovo colpo di fulmine, in poche ore tutto si risolve e l'amore trionfa. Il tutto condito con la presenza qua e la di nomi già noti ai fedeli lettori della McNaught. Del resto nemmeno il titolo del libro è originale. Una nota positiva: la prima volta in cui Kate e Mitch fanno l'amore. Al posto di una di quelle noiosissime scene acrobatiche che proseguono per pagine e pagine c'è una bella scena molto reale. Forse l'unica pagina che valga davvero la pena di leggere in questo libro. (Scusate, quest'ultima parte della recensione per un errore era rimasta fuori dal post!)

Pignoleria: 'Every breath you take' in inglese ha una sua poesia, ma l'autrice nel finale lo traduce in italiano e 'Con ogni respiro che prendo' probabilmente suonerà esotico ai suoi fans d'oltreoceano ma a me ha fatto solo ridere.

Conclusione: per i fans dell'autrice e dei suoi personaggi ricorrenti.

venerdì 27 febbraio 2009

Orgoglio e pregiudizio in stile Marvel

Nel 2005 il piacevole, seppure vago in termini di adattamento, film con Keira Knightley ha riportato in auge la vita e le opere di Jane Austen. Da allora ci sono stati diversi nuovi adattamenti dei suoi libri, alcuni "drama" dedicati alla vita dell'autrice (Becoming Jane, Miss Austen Regrets), un divertente film tv/drama (non so mai come chiamare in italiano questi generi puramente anglosassoni) dove un'eroina dei nostri tempi e fan come molte di noi di Jane Austen, si ritrova catapultata nel mondo della sua autrice preferita nei panni di Elizabeth Bennet (Lost in Austen), film in cui Jane Austen è semplicemente un pretesto per raccontare altre storie (The Jane Austen Book Club) ma anche, per la prima volta in Italia, alcuni libri dedicati al seguito di Orgoglio e Pregiudizio (la serie "gialla" di Carrie Bebris composta da Orgoglio e preveggenza, Sospetto e sentimento e Le ombre di Pemberly) e molti altri che sarebbe inutile elencare qui, tanto più che non ne acquistato nessuno e non sono intenzionata a farlo, anche se ho da tempo nella pila dei libri in attesa di essere finiti Confessions of a Jane Austen Addict, una storia con la stessa premessa di Lost in Austen, ma senza i personaggi dei libri dell'autrice.
Ma sto divagando, il che temo accade sempre quando parlo della Austen.
Questo post nasce per commentare la curiosa iniziativa della Marvel di creare una versione a fumetti del più celebre dei romanzi austeniani. Cliccando sul titolo del post verrete catapultati nel sito della Marvel e potrete ammirare, oltre alla copertina che ho qui riportato, anche alcune tavole del fumetto. Non sono un'amante del comic americano ma le tavole sono piuttosto belle, anche se un po' "pesanti" e i personaggi, almeno la famiglia Bennet, sembrano disegnati prendendo spunto dagli attori che nelle varie trasposizioni li hanno interpretati. In particolare noto una notevole somiglianda tra la Lizzy della copertina con quella splendidamente interpretata da Jennifer Ehle nello sceneggiato BBC del 1995.
A quanto pare saranno cinque volumi e la curiosità da parte mia è davvero tanta. Cercherò di resistere ma ho come l'impressione che prima o poi sfoglierò quei volumi...

giovedì 26 febbraio 2009

Si ricomincia...

Benvenuti su questo mio nuovo blog. Qualcuno forse mi conosceva come "Berta leggeva" su Splinder, ma qui trovo che la gestione di post, etichette e tutto il resto sia molto più immediata e non ci ho pensato due volte a creare un nuovo account e trasferire tutti i vecchi post.
Ovviamente questo spazio non sarà dedicato esclusivamente alla lettura, quindi è probabile che sarò molto più attiva nel raccontarvi le mie molteplici passioni.

A presto

martedì 10 giugno 2008

Il solito gioco degli equivoci


Libro: Secrets of a proper lady

Autore: Victoria Alexander

Edizione: Avon Istorical Romance 2007

Lingua: inglese

Letto in un mese tra un'interruzione e l'altra

Trama: Lady Cordelia Bannister non intende sposare un uomo scelto da suo padre, senza nemmeno sapere com'è. Quindi si finge la sua dama di compagnia e cerca di incontrare il suo segretario per ottenere da lui delle informazioni e ben presto si trova molto attratta dall'uomo. Che però non è chi crede lei.

Commento: La Alexander è tra le più brillanti e piacevoli autrici di romance in cui mi sia imbattuta. Alcuni dei suoi romanzi sono dei gioiellini del genere ma non è facile mantenersi brillanti ed originali. Avendo divorato tutti i suoi precedenti libri, ho atteso questo con impazienza ma poco dopo averlo cominciato mi sono resa conto che non mi prendeva. L'ho ricominciato un paio di volte per poi finire a leggerlo a spizzichi, senza convinzione. Il gioco degli equivoci, per cui nessuno è chi dice di essere, è già stato ampiamente sfruttato e qui non regala nulla di nuovo. Due protagonisti classici, dalla personalità forte e poco desiderio di seguire i desideri dei loro genitori. Tanti comprimari, decisamente troppi, ma a parte l'amico del protagonista, tutti di scarso spessore. La lettura scorre piacevolmente come al solito, o lo farebbe se la noia di una trama troppo scontata non rendesse impossibile proseguire. C'è solo da sperare nel prossimo libro.

Conclusione: per i soli amanti degli scambi di identità.

sabato 7 giugno 2008

Cappello di feltro, frusta di cuoio e tanta avventura


Libro: Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo

Autore: James Rollins

Edizione: Editrice Nord, 2008

Letto in un giorno

Trama: Siamo nel 1957. Indiana Jones e il suo amico Mac, vengono portati, prigionieri nel bagagliaio di un'auto, all'Area 51, dove devono aiutare i russi a cercare una particolare cassa. Dopo averla trovata, ed aver scoperto il tradimento dell'amico, Indy torna al Marshall College dove lo aspetta una brutta sorpresa. Lasciato il College si imbatte in Mutt Willliams che gli chiede aiuto per salvare sua madre. Da qui parte l'avventura vera e propria e se volete saperne di più, andate al cinema oppure leggete il libro!

Commento: Indiana Jones è uno dei personaggi più riusciti del panorama cinematografico di sempre, Harrison Ford è uno dei miei attori preferiti dai tempi di Han Solo, James Rollins è uno dei pochi scrittori di questo genere che sappia davvero scrivere. Quindi non potevo esimermi dal leggere la versione romanzata dell'ultima avventura di Indy. E il libro non delude, perché è scritto molto bene e perché cerca di colmare alcune lacune della sceneggiatura, rendendo più fluido il seguirsi degli eventi. Dove il film taglia, passando ad un'altra ambientazione, il libro di Rollins spiega come i nostri eroi sono riusciti ad arrivare da una scena all'altra, anche se alcune cose restano oscure anche in questa versione. I personaggi sono ben tratteggiati anche se la narrazione riduce i dialoghi all'indispensabile e perde quella pungente ironia che è una delle caratteristiche principali della saga. Indy è invecchiato e la fatica di districarsi dalle situazioni pericolose è maggiore, ma la sua energia e la sua ironia sono contagiose. Il giovane Mutt è impetuoso, un po' selvaggio, innamorato della propria moto e dei propri capelli. Un ragazzo sveglio, dapprima sconcertato dai modi del professor Jones, in seguito pronto a lanciarsi all'avventura quanto e forse più di lui. Irina Spalko, la glaciale russa contro cui si scontrano i nostri eroi (nel film interpretata da una Cate Blanckett che con quel caschetto nero ricorda la Pivetti) non ha molto spessore e Marion, vecchia fiamma di Indy, non ne ha alcuno. Ma stiamo parlando di una saga di pura fantasia, dove è ammesso farsi sparare via da una bomba atomica dentro un frigorifero ed uscirne illesi o anche cadere da tre immense cascate senza nessun'altra conseguenza di essere bagnati. Intrattenimento puro, sia che vediate il film, sia che ne leggiate le imprese.

Conclusione: per chi ama Indiana Jones, ma anche per gli amanti di un buon libro d'avventura scritto bene che vi intrattenga piacevolmente per qualche ora.