martedì 10 giugno 2008

Il solito gioco degli equivoci


Libro: Secrets of a proper lady

Autore: Victoria Alexander

Edizione: Avon Istorical Romance 2007

Lingua: inglese

Letto in un mese tra un'interruzione e l'altra

Trama: Lady Cordelia Bannister non intende sposare un uomo scelto da suo padre, senza nemmeno sapere com'è. Quindi si finge la sua dama di compagnia e cerca di incontrare il suo segretario per ottenere da lui delle informazioni e ben presto si trova molto attratta dall'uomo. Che però non è chi crede lei.

Commento: La Alexander è tra le più brillanti e piacevoli autrici di romance in cui mi sia imbattuta. Alcuni dei suoi romanzi sono dei gioiellini del genere ma non è facile mantenersi brillanti ed originali. Avendo divorato tutti i suoi precedenti libri, ho atteso questo con impazienza ma poco dopo averlo cominciato mi sono resa conto che non mi prendeva. L'ho ricominciato un paio di volte per poi finire a leggerlo a spizzichi, senza convinzione. Il gioco degli equivoci, per cui nessuno è chi dice di essere, è già stato ampiamente sfruttato e qui non regala nulla di nuovo. Due protagonisti classici, dalla personalità forte e poco desiderio di seguire i desideri dei loro genitori. Tanti comprimari, decisamente troppi, ma a parte l'amico del protagonista, tutti di scarso spessore. La lettura scorre piacevolmente come al solito, o lo farebbe se la noia di una trama troppo scontata non rendesse impossibile proseguire. C'è solo da sperare nel prossimo libro.

Conclusione: per i soli amanti degli scambi di identità.

sabato 7 giugno 2008

Cappello di feltro, frusta di cuoio e tanta avventura


Libro: Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo

Autore: James Rollins

Edizione: Editrice Nord, 2008

Letto in un giorno

Trama: Siamo nel 1957. Indiana Jones e il suo amico Mac, vengono portati, prigionieri nel bagagliaio di un'auto, all'Area 51, dove devono aiutare i russi a cercare una particolare cassa. Dopo averla trovata, ed aver scoperto il tradimento dell'amico, Indy torna al Marshall College dove lo aspetta una brutta sorpresa. Lasciato il College si imbatte in Mutt Willliams che gli chiede aiuto per salvare sua madre. Da qui parte l'avventura vera e propria e se volete saperne di più, andate al cinema oppure leggete il libro!

Commento: Indiana Jones è uno dei personaggi più riusciti del panorama cinematografico di sempre, Harrison Ford è uno dei miei attori preferiti dai tempi di Han Solo, James Rollins è uno dei pochi scrittori di questo genere che sappia davvero scrivere. Quindi non potevo esimermi dal leggere la versione romanzata dell'ultima avventura di Indy. E il libro non delude, perché è scritto molto bene e perché cerca di colmare alcune lacune della sceneggiatura, rendendo più fluido il seguirsi degli eventi. Dove il film taglia, passando ad un'altra ambientazione, il libro di Rollins spiega come i nostri eroi sono riusciti ad arrivare da una scena all'altra, anche se alcune cose restano oscure anche in questa versione. I personaggi sono ben tratteggiati anche se la narrazione riduce i dialoghi all'indispensabile e perde quella pungente ironia che è una delle caratteristiche principali della saga. Indy è invecchiato e la fatica di districarsi dalle situazioni pericolose è maggiore, ma la sua energia e la sua ironia sono contagiose. Il giovane Mutt è impetuoso, un po' selvaggio, innamorato della propria moto e dei propri capelli. Un ragazzo sveglio, dapprima sconcertato dai modi del professor Jones, in seguito pronto a lanciarsi all'avventura quanto e forse più di lui. Irina Spalko, la glaciale russa contro cui si scontrano i nostri eroi (nel film interpretata da una Cate Blanckett che con quel caschetto nero ricorda la Pivetti) non ha molto spessore e Marion, vecchia fiamma di Indy, non ne ha alcuno. Ma stiamo parlando di una saga di pura fantasia, dove è ammesso farsi sparare via da una bomba atomica dentro un frigorifero ed uscirne illesi o anche cadere da tre immense cascate senza nessun'altra conseguenza di essere bagnati. Intrattenimento puro, sia che vediate il film, sia che ne leggiate le imprese.

Conclusione: per chi ama Indiana Jones, ma anche per gli amanti di un buon libro d'avventura scritto bene che vi intrattenga piacevolmente per qualche ora.